L’energia dell’inconscio non sarà mai “imprigionata”. Secondo me l’arte è un mistero dei sentimenti. Come la musica e la poesia.
Pittore e scultore di origini bergamasche, nato a Cologno al Serio (BG) nel 1933 vive e lavora a Nova Milanese (MI) dagli anni 50, dove inizia la sua passione verso la pittura.
E’ stato definito da Pedro Fiori un “Viscerale che riflette” per il carattere emotivo, dotato di una trascinante personalità e notevole originalità evidente nei suoi “Frammenti della natura”. La sua opera è la sintesi di un maestro, da collocare nel panorama attuale della pittura italiana in quello spazio chiamata in campo internazionale Figuralità simbolica. Rivelazione di profonda poesia dell’immagine situata all’interno dell’avanguardia figurale.
Negli anni 60, anno in cui inizia anche ad esporre in mostre collettive e personali, si avvicina al mondo del neo naturalismo.
Dagli anni 70 inizia un periodo di ricerca sui materiali, periodo che dura fino al 1983. A metà degli anni 80 ritorna al suo inizio quindi ad una concezione di rappresentazione simbolica.
Muore nel 2014 a Nova Milanese, città che lo ha visto insegnate della Libera Accademia di Pittura e protagonista attivo sul territorio di proposte e attività legate al mondo artistico.
Daleffe giunse alla pittura come estrinsecazione necessaria di un’esigenza istintiva. Non solo le sue opere, ma tutta la sua personalità, nervosa, contraddittoria e umanissima, rivelano un vivido temperamento artistico, inquieto e sensibile, vibrante in tensione continua alla ricerca di una visione lirica del reale.
Questa sistuazione emotiva spiega le molteplici esperienze artistiche, tele e pannelli di chiara ispirazione Dadaistica come disegni e collages Neo naturalistici, dove la natura viene scomposta e ricomposta secondo una dinamica interna attraversando il travaglio dell’Arte moderna dall’impressionismo in poi.
In Daleffe il segno e il colore sono la parola, il discorso, perché la composizione non è mai casuale, ma rigorosamente contenuta in una luminosa misura lirica. La sua figurazione è riscoprire l’anima segreta della natura attraverso il colore. Linee verticali sono spesso presenti nella composizione, in costante funzione di riferimento al reale.
Da gennaio ’17 alcune sue opere sono esposte presso Vismara architettura d’interni, show room di arredi e studio di architettura, sensibile a tutto ciò che è arte e design.