Consigli di lettura per design-lovers: ecco la nostra selezione di libri da portare sotto l’ombrellone.
Pensare confonde le idee è un giocoso racconto di Bruno Munari sulla possibilità di realizzare una città sotterranea con un verdissimo tetto-prato.
L’accumulo di invenzioni e accessori, l’eccesso di artificio porta alla monotonia del perfetto ad alto tasso d’inquinamento. Saremo alla fine costretti a ritirarci sotto terra? Munari attraversa la città moderna e la “Civiltà del fatturato” con uno sguardo a tratti ironico ma più spesso amaro.
Le sue riflessioni si fanno spazio tra i disegni di erbe e piante verdi di alcuni ragazzi delle scuole medie.
Pensare confonde le idee fa parte della collana “Block Notes”, creata da Munari per Corraini nel 1992: una libera collezione di progetti dai risvolti creativi. Una raccolta di idee ed esempi dell’operare artistico come input per il “gioco dell’intelletto” di tutti, riconoscibile nella veste grafica per le sue copertine grigie, il formato tascabile e i fori posti in copertina, che spingono il lettore a “curiosare dentro” il libro.
Un “classicone” per chi ama il design: un curioso consiglio di lettura che fa riflettere sulla progettazione degli oggetti della quotidianità: quelli che talvolta ci fanno sentire incapaci nel loro utilizzo.
Quanto spesso ci arrendiamo di fronte a oggetti che non siamo in grado di maneggiare? Non riuscire ad aprire le porte scorrevoli o premere senza alcun effetto il telecomando del televisore non significa affatto che siamo incapaci di usarli. La questione è più dannatamente complessa: siamo alle prese con oggetti mal progettati. Padre del design antropocentrico, Donald Norman ci svela inganni e paradossi della cattiva tecnologia e mostra cosa inneschi la nostra perversa interazione con tanti oggetti di uso quotidiano. Usare ascensori, cucine, computer, interruttori, scale, lavandini non è un semplice gesto materiale: nella nostra esperienza di utenti convergono aspetti tecnologici, processi cognitivi, comportamenti relazionali, connotazioni estetiche, sensazioni emotive. Il design efficace e a misura d’uomo è quello che sa combinare psicologia e tecnologia. Progettisti e designer sono chiamati a realizzare prodotti nuovi ma soprattutto facili da usare, comprensibili e, perché no, anche capaci di dare piacere. Perché fare e pensare prodotti e servizi ”umani” vuol dire cambiare la nostra idea del mondo.
«Tirar su una casa. Scegliere le tegole del tetto e il mattonato del pavimento. Immaginare facciate, logge, scale, prospettive, giardini. Per quanto ne sapevo, una donna non l’aveva mai fatto».
Vincitore del premio Stresa 2020, del premio Giuseppe Dessì 2020, finalista del premio letterario per la Donna Scrittrice Rapallo 2020 e finalista al premio letterario Corrado Alvaro. Un grande successo per Melania G.Mazzucco, che in questo libro torna alle sue passioni di sempre: il mondo dell’arte e il romanzo storico, raccontandoci la storia di Giovanni Briccio, materassaio, pittore sconosciuto, musicista, popolare commediografo, attore e poeta.
Emarginato e dimenticato dalla corte del Seicento, Briccio educa la figlia Plautilla alla pittura. Lei, grazie a incontri fortunati e alla sua audacia, diventerà molto più di quello che il padre aveva sperato e sognato: la prima “architettrice” della storia moderna, disegnando, progettando e costruendo una villa sul colle romano. Esiste anche ciò che è al di là del nostro orizzonte: è questo che il padre insegna a Plautilla, e indirettamente anche a noi.
«D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda».
Un classico dell’immenso Italo Calvino pubblicato nel 1972 ma incredibilmente attuale, da leggere e rileggere per guardare con occhi diversi alla realtà (e ai luoghi che abitiamo).
“Quello che sta a cuore al mio Marco Polo è scoprire le ragioni segrete che hanno portato gli uomini a vivere nelle città”, scrive Calvino, “ragioni che possono valere al di là di tutte le crisi. Le città sono un insieme di tante cose: di memoria, di desideri, di segni d’un linguaggio; le città sono luoghi di scambio, ma questi scambi non sono soltanto scambi di merci, sono scambi di parole, di desideri, di ricordi”.
Città reali scomposte e trasformate in chiave onirica, e città simboliche e surreali che diventano archetipi moderni in un testo narrativo che raggiunge i vertici della poeticità.
Se siete amanti della natura, ecco qualche suggerimento per arredare e decorare la casa con le piante e ricreare le atmosfere outdoor negli spazi interni. Un toccasana per l’umore e un modo per dare sfogo alla propria creatività in modo del tutto green. Portare il verde in casa fa bene all’umore, permette di diversificare e arricchire gli ambienti, ma anche di dar sfogo alla più sfrenata creatività, soprattutto se non abbiamo a disposizione un terrazzo o un giardino in cui sbizzarrirci. Dalle popolarissime succulente, ai cactus, dalle felci alla pilea e al filodendro, tutto il verde domestico più bello e duttile non avrà più segreti. In questo delizioso illustrato, oltre ai consigli per la cura e il mantenimento, mille idee per collocare le piante in casa con stile: contenitori originali, di recupero o fatti a mano, tecniche di kokedama, soluzioni in macramé, o ancora istruzioni per comporre vere e proprie pareti verdi. Ma anche indicazioni per creare mini-orti aromatici per la cucina. Tutto illustrato con semplicità, chiarezza e stile.