Come orientarsi nel panorama dei diversi materiali per il piano di lavoro della cucina? Le possibilità sono davvero tante non ci sono limiti dal punto di vista estetico. Ma siamo di fronte a una delle superfici di lavoro più utilizzate in casa quindi oltre all’estetica occorre valutarne, in modo particolare, le qualità di resistenza ai tagli, al calore, alle macchie, agli urti e la facilità di pulizia.
Da dove partire dunque? Il primo consiglio è quello di provare a stilare una lista delle proprie priorità pensando a quanto si utilizza la cucina, quanto tempo si vuole impiegare nella cura del piano, quanto conta il fattore estetico. Anche l’aspetto economico gioca un ruolo fondamentale nella scelta: il range di costo tra i vari materiali è davvero ampio ed occorre valutare su quali caratteristiche investire.
Il materiale perfetto per tutti non esiste, ecco perchè è utile valutare i vantaggi e gli svantaggi dei materiali più comuni per piani di lavoro per le cucine: si tratta di parametri che vanno analizzati sempre in base alle proprie abitudini in cucina e anche alle proprie esigenze e disponibilità di tempo.
Parlando di un materiale resistente, non si può non partire dalla pietra naturale.
Per gli appassionati di cucina, per chi ha una famiglia numerosa e per chi utilizza molto la cucina il consiglio è quello di prediligere i materiali più resistenti: le pietre come i marmi o i graniti sono tra le più resistenti al calore e all’usura. A livello estetico sono estremamente versatili, ci sono pietre per tutti gusti, con una gamma di colori e venature praticamente infinita, che permette di creare sempre l’immagine desiderata per la propria cucina. Non è adatto però per chi ricerca un aspetto uniforme.
Tra gli svantaggi occorre sottolineare la porosità, che rende tutte le pietre a rischio di macchie, perché assorbono molto facilmente i liquidi. E’ possibile utilizzare regolarmente prodotti impermeabilizzanti oppure, in caso di macchie superficiali, le pietre naturali possono essere rilevigate.
Il gres porcellanato è un materiale naturale (argille) cotto ad altissime temperature per dare forma a lastre di grandissimo formato (anche 320 cm di lunghezza x 160cm!) e di minimo spessore. Si tratta dell’evoluzione del gres porcellanato delle classiche piastrelle: grazie alle tecnologie che permettono di ottenere grandi lastre, l’utilizzo è stato esteso anche ai top e ai lavabi.
A livello estetico, vengono riprodotti tantissimi effetti, dalle tinte unite all’effetto pietra. A livello funzionale i gres non teme né l’umidità né l’acqua, non cambia colore, è resistente al calore, ed è un materiale ecologico. Una possibilità molto apprezzata è quella di poter realizzare il lavello nello stesso materiale.
Bisogna però considerare che non è ripristinabile: a seconda dello spessore della lastra superficiale potrebbe essere più o meno fragile agli urti, soprattutto negli spigoli.
Il quarzo per i piani cucina è prodotto da granuli di quarzo frantumato, che vengono miscelati con un pigmento colorante e un legante (resina polimerica o, talvolta, cemento).
Grazie alla sua composizione unica, è considerato il più resistente ai graffi e alle macchie. Il quarzo è disponibile in una vasta gamma di colori a causa dei pigmenti utilizzati. Non è poroso e a livello pratico necessita di pochissima manutenzione.
Per una valutazione oggettiva va però considerato che il quarzo non è totalmente resistente al calore: uno dei limiti di questo materiale è il rischio di shock termico: in caso di surriscaldamento o raffreddamento molto rapido può creparsi. Inoltre potrebbe cambiare colore nel tempo se esposto alla luce (anche se ciò richiederebbe diversi anni). Sebbene sia un materiale artificiale, non è tra i materiali più economici.
Esistono molti tipi di piani per cucina in laminato che offrono, a una spesa contenuta, caratteristiche di resistenza variabili. La scelta spazia infatti dalle tinte più classiche e tradizionali alle finiture innovative e particolari che generano effetti materici, che riproducono, sia alla vista sia al tatto, materiali come pietre e legni. Anche gli spessori disponibili sono vari, da 2 a 6 cm, a seconda dell’effetto desiderato.
Altra importante caratteristica da non trascurare è la praticità: la facilità d’uso è legata all’elevata resistenza ai graffi, soprattutto nelle finiture materiche, e alla facilità di rimozione delle macchie, un pericolo sempre vivo in cucina.
Va però considerato che un piano cucina in laminato non resiste alle alte temperature (è sconsigliabile appoggiare sul laminato pentole o padelle appena tolte dal piano cottura!) e all’umidità. Inoltre, un laminato non propriamente trattato, può anche non presentare una soddisfacente impermeabilità.
Nonostante questi limiti, non significa che il laminato non possa essere una buona soluzione. Un esempio? Dalla differenza di prezzo tra un top in laminato e un top in quarzo o pietra, può uscire il budget per il divano!
Anche se, di fatto, si tratta di un laminato, l’HPL risulta essere molto più resistente. Come dice il nome stesso, acronimo di High-pressure decorative laminates, questo materiale è ottenuto sottoponendo ad alta pressione strati di fibre di cellulosa impregnati con resine termo indurenti. Questo processo fa sì che un top in HPL resista praticamente ad ogni stress da utilizzo.
Tra tutte le caratteristiche dell’HPL spicca l’assoluta impermeabilità che rappresenta il principale vantaggio di questo top.
Inoltre l’HPL offre la possibilità di realizzare vasche del lavello integrate nel piano con la stessa finitura per ottenere una composizione di grande impatto estetico, una soluzione che garantisce continuità, generando un effetto coerente e lineare.
Altre caratteristiche innovative di questo top sono rappresentate dalla resistenza agli oli e la resistenza a temperature fino a 180°.
E’ da sempre il materiale più usato nelle cucine professionali. Il motivo sta nella possibilità di igienizzare in modo assoluto questa superficie. Certo, i piani in acciaio per cucine domestiche non sono molto diffusi perché ad una indiscussa robustezza e perfetta pulizia, si affianca una facilità al graffio e non sempre una rispondenza al gusto estetico generale. Ma per una cucina tecnica moderna e professionale l’acciaio è il non plus ultra.
L’elenco dei materiali possibili per il top della cucina non si esaurisce qua: tra i più utilizzati ci sono anche il Corian, le pietre sinterizzate come Dekton, Lapitec o Neolith, oppure il Fenix.
Per una consulenza specifica ti aspettiamo in showroom previo appuntamento: troveremo la soluzione che fa al caso tuo.